Massa e Rondelli su "correre" 277

Giornata dedicata alle pulizie domestiche, con i bambini segregati in una stanza-arena sacrificabile alla pulizia e all’ordine :); però il pomeriggio è fantastico: poltrona, coperta, te bollente e sole, in terrazza con la nuova copia di correre…

La sezione tecnica è come al solito ricca di firme prestigiose e autorevoli. mi hanno colpito gli articoli di Fulvio Massa e Giorgio Rondelli per la puntualità e l’allineamento con i miei desideri immediati di allenamento. wow, siamo così prevedibili noi podisti di metà classifica o devo rivendicare una mia appertenenza alla categoria come mentalità, programmazione e ambizioni? boh, soprattutto l’uno (marketing), ma un po’ anche l’altro (sega mentale).
l’articolo di Rondelli ci parla della stagione di cross che va ad iniziare, l’articolo e le tabelle sono giocoforza dedicate ad atleti con la A maiuscola, dagli allievi agli amatori passando per juniores e senior. non potrebbe essere altrimenti. in questa prima fase rondelli dipana il programma di allenamento iniziando a parlare di costruzione muscolare, di ricerca dell’allungamento muscolare e della mobilità articolare. si tratta dunque di iniziare con qualche lavoro di potenziamento aerobico (lavori che raggiungeranno l’apice a ridosso delle gare), ma soprattutto con lavori di potenziamento muscolare, sia a carico naturale (salite) sia in palestra lavorando su forza-resistenza e, quindi, trasformare la forza, con sedute veloci.
Fulvio Massa invece descrive i lavori qualitativi per prepararsi al meglio per il trail running: tiramolla, ripetute brevi e interval training, ripetute in salita. Tutte sedute che in qualche modo vanno a migliorare l’efficienza aerobica dell’atleta.
Senza grosse velleità agonistiche e senza nemmeno essere ligi il comune denominatore delle due letture è la pianificazione che avevo già detto nel post precedente.
Beh, il quadro si sta facendo più chiaro. la stagione di cross country non è fondamentale in quanto tale (nemmeno in categoria posso sperare di avvicinarmi ai premi), ma solo come tramite per la trasformazione di questi lavori in ottica futura. i prossimi mesi, non avranno, dunque, la sola finalità di partecipare con soddisfazione – personale – alle gare della domenica mattina, ghiacciati e ricoperti di fango, ma quello di costruire… vedremo cosa salterà fuori! :)

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2 pensieri su “Massa e Rondelli su "correre" 277

  1. Dunque, le ripetute classiche consigliate da Massa non mi piacciono, sono troppo lattacide, troppo troppo recupero. Non ho idea di come possano tornare utili in un trail, magari ultra.
    I tiraemolla sono allenamenti divertenti e fattibili anche in condizioni non ottimali, in più aiutano a scioglieri. Bellissima invece la seduta della “gobba”, in pratica correre un bel cavalcavia a tutta facendo anche metà discesa. Anche qui troppo recupero però va bene
    Sono però dell’idea che molte delle sedute che consiglia Massa siano troppo “soft”. Rileggevo ieri l’altro le tabelle di Speciani per l’ultramaratona, roba da far accapponare la pelle. Penso che per un trail bello difficile il meglio sia farsela da soli prendendo spunti.

  2. vero! Massa ha un approccio soft, ma per un neofita è la strada giusta per avvicinarsi al trail.
    L’esperienza fa il resto!

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